Vangelo
del 9
Giugno
2020
PREGHIAMO
PER PASSARE BENE LA GIORNATA
Dal
Vangelo secondo Matteo
Mt 5,13-16
In
quel tempo, GesĂą disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale
della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si
renderĂ salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e
calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare
nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una
lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa
luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra
luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e
rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Commento
al Vangelo di Don Luigi Maria Epicoco
Qual
è lo scopo del nostro “esserci” come cristiani? Qual è lo scopo
del nostro “esserci” in politica? O a scuola? O in un ospedale? O
in un quartiere? GesĂą lo spiega nel Vangelo di oggi: “Voi siete il
sale della terra (…) Voi siete la luce del mondo”. Il nostro
scopo è quello di dare sapore, gusto senso alle cose. Il nostro
scopo è tenere accesa la luce quando invece il buio vuole fare da
padrone. Un cristiano si occupa di insaporire le cose, di
illuminarle, e non di comportarsi come una qualsiasi altra persona o
lobby di potere. Il nostro “esserci” deve far cambiare le cose in
termini di qualitĂ non di quantitĂ . Un ospedale non deve essere
convertito deve diventare un ottimo ospedale proprio perché ci
lavorano dei cristiani. Una scuola non deve essere travestita da aula
di catechismo ma deve diventare una scuola dove si educa all’umano
e non dove si indottrina (cosa che capita molto spesso proprio in
nome della laicitĂ ). Una politica deve diventare “la piĂą alta
forma di caritĂ ” e non lo sbarco del lunario dove si fa incetta di
privilegi e vantaggi. Se noi smettiamo di essere “sale e luce”
non serviamo a nulla se non ad essere buttati via. Un cristiano che
non fa questo è teologicamente spazzatura. E non spazzatura
qualunque, ma spazzatura che inquina. E il mondo è già pieno di
discariche così. Invece “vedano le vostre opere buone e rendano
gloria al Padre vostro che è nei cieli”. PerchĂ© questa è
un’altra faccenda molto seria: la visibilitĂ dell’amore. Le cose
che contano non vanno ostentate, ma non le si può nemmeno tenere
nascoste. Non si può vivere in vetrina, ma non si può neppure
credere che il bene debba essere trasparente, invisibile. La
differenza è molto semplice: il bene non buono è seduttivo, conduce
a se stesso. Il bene buono invece è indicativo, segnala sempre
Qualcun altro. Un cristiano è chiamato a mostrare un bene che indica
molto di più di ciò che sembra. Un cristiano è chiamato a rendere
visibile la profonditĂ delle cose, la preziositĂ del creato, la
dignitĂ della vita.
PREGHIAMO PER PASSARE BENE LA GIORNATA
Mt 5,13-16
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderĂ salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una cittĂ che sta sopra un monte, nĂ© si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchĂ© vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Qual è lo scopo del nostro “esserci” come cristiani? Qual è lo scopo del nostro “esserci” in politica? O a scuola? O in un ospedale? O in un quartiere? GesĂą lo spiega nel Vangelo di oggi: “Voi siete il sale della terra (…) Voi siete la luce del mondo”. Il nostro scopo è quello di dare sapore, gusto senso alle cose. Il nostro scopo è tenere accesa la luce quando invece il buio vuole fare da padrone. Un cristiano si occupa di insaporire le cose, di illuminarle, e non di comportarsi come una qualsiasi altra persona o lobby di potere. Il nostro “esserci” deve far cambiare le cose in termini di qualitĂ non di quantitĂ . Un ospedale non deve essere convertito deve diventare un ottimo ospedale proprio perchĂ© ci lavorano dei cristiani. Una scuola non deve essere travestita da aula di catechismo ma deve diventare una scuola dove si educa all’umano e non dove si indottrina (cosa che capita molto spesso proprio in nome della laicitĂ ). Una politica deve diventare “la piĂą alta forma di caritĂ ” e non lo sbarco del lunario dove si fa incetta di privilegi e vantaggi. Se noi smettiamo di essere “sale e luce” non serviamo a nulla se non ad essere buttati via. Un cristiano che non fa questo è teologicamente spazzatura. E non spazzatura qualunque, ma spazzatura che inquina. E il mondo è giĂ pieno di discariche così. Invece “vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”. PerchĂ© questa è un’altra faccenda molto seria: la visibilitĂ dell’amore. Le cose che contano non vanno ostentate, ma non le si può nemmeno tenere nascoste. Non si può vivere in vetrina, ma non si può neppure credere che il bene debba essere trasparente, invisibile. La differenza è molto semplice: il bene non buono è seduttivo, conduce a se stesso. Il bene buono invece è indicativo, segnala sempre Qualcun altro. Un cristiano è chiamato a mostrare un bene che indica molto di piĂą di ciò che sembra. Un cristiano è chiamato a rendere visibile la profonditĂ delle cose, la preziositĂ del creato, la dignitĂ della vita.
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