Vangelo
Io
vi dico di non opporvi al malvagio.
Dal
Vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-42
Mt 5,38-42
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pòrgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
«Avete inteso che fu detto: "Occhio per occhio" e "dente per dente". Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pòrgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».
Parola
del Signore
Commento
di don Luigi Maria Epicoco
Quanto
è esigente la pagina del Vangelo di oggi! Essa rappresenta il
superamento della legge del taglione: <>.
La
cosa però che colpisce di più di questo discorso fatto da Gesù
nella versione di Matteo, è la precisazione sullo schiaffo alla
guancia destra. Gesù nel Vangelo di Matteo non parla semplicemente
di uno schiaffo, ma di uno schiaffo alla guancia destra. In realtà ,
a ben rifletterci, solo un manrovescio può percuotere la guancia
destra. E questo tipo di schiaffi erano tipici, ai tempi di Gesù,
dei padroni quando colpivano gli schiavi, o dei soldati romani quando
percuotevano un ebreo.
Letto
in questo modo, lo schiaffo non è più semplicemente una violenza,
ma una violenza accompagnata dal disprezzo, dal senso di supe-
riorità di chi percuote. Inevitabilmente questo tipo di espe-
rienza, fa nascere una grande rabbia, un senso di rivalsa, e
un’infinita voglia di rispondere a tono. Gesù chiede invece di non
farlo, di disarmare la violenza con la non violenza.
Di
mostrare una differenza sostanziale. Anche lui durante il processo
farsa che lo portò alla condanna a morte venne picchiato da un
soldato. A quella violenza Gesù rispose con una frase disarmante: ho
parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene,
perché mi percuoti?» (Gv 18,23). Oserei dire che Gesù dà una
lezione di stile che noi cristiani non dovremmo mai dimenticare.
Infatti, essere cristiani comporta anche uno stile che delle volte
dimentichiamo di dover avere.
La
violenza in generale, ma anche solo quella verbale non dovrebbe mai
caratterizzare un cristiano. Bisogna dire fermamente una cosa vera,
ma mai dirla o affermarla con la violenza. Sarebbe una sconfitta per
ciò che si vuol difendere.
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