Vangelo
Mt
10, 37-42
Dal Vangelo secondo Matteo
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrĂ trovato la sua vita, la perderĂ : e chi avrĂ perduto la sua vita per causa mia, la troverĂ .
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrĂ la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrĂ la ricompensa del giusto.
E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento
di don
Luigi Epicoco
“Chi
ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o
figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce
e non mi segue, non è degno di me”. Amare di piĂą Cristo non
significa fare un torto a una madre, un padre, un figlio, un amico.
Amare
di piĂą Cristo significa amare BENE queste persone lasciando che esse
siano solo segno di Dio ma che non diventino mai “il dio della
nostra vita”. Alcuni rapporti di bene diventano per noi come un
carcere a causa proprio di questo primo posto che non lasciamo a
Cristo, e così il giudizio di un padre o di una madre, o le
aspettative di un figlio ci tolgono la pace, l’identitĂ , la forza,
le motivazioni piĂą vere. Amare di piĂą Cristo significa amare
seriamente chi ci sta intorno ma nella prospettiva giusta.
Per
questo quando Gesù è Gesù, allora un padre può rimanere un padre,
una madre, una madre, un figlio, un figlio.
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