VANGELO
In
quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e
della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e
agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché
così è piaciuto a te.Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno
conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non
il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
– Commento d don Luigi Maria Epicoco
Ti
benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai
tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai
rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a
te>>.
La
logica dei piccoli è la logica di quell’infanzia spirituale che
molti santi ci hanno indicato come una via certa per arrivare al
Signore. Farsi piccoli significa mettersi in una posizione di
accoglienza e non di possesso. Un piccolo non vuole manovrare, ma
accetta di essere preso in braccio. E la rivelazione di Dio
assomiglia proprio al gesto di essere presi in braccio, e da quella
prospettiva guardare tutto il resto del mondo e dell’esistenza.
I
piccoli non antepongono i loro ragionamenti al? ascolto, ma fanno
sempre precedere l’ascolto ai loro ragionamenti. I piccoli si
lasciano mettere in discussione nell’immaginario che si sono creati
e accettano che qualcuno doni loro un immaginario migliore e meno
psicologico. I piccoli godono delle cose, mentre i grandi vivono
costantemente nell’ansia di perderle.
«Tutto
mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il
Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale
il Figlio lo voglia rivelare».
Gesù
precisa un dettaglio che troppo spesso ci sfugge: la fede è un dono,
non il risultato di uno sforzo o di una tecnica. Per questo l’unica
grande cosa che interiormente ci prepara ad accogliere questo dono è
il desiderio struggente di Dio, la voglia infinita di volerlo
incontrare. Finché questo desiderio non ci fa anelare a lui, vivremo
costantemente nella frustrazione di volerlo costringere a venire
nella nostra vita propiziandocelo con sforzi e parole. La preghiera è
un cuore che ha imparato a desiderare con umiltà e attesa. E questa
è anche la definizione di piccolo. Infatti un piccolo, secondo la
logica del Vangelo, è uno che si aspetta tutto da Dio e ha smesso di
pensare che da solo è capace di qualcosa di così grande.
La
piccolezza è solo un altro modo di dire l’umiltà.
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