domenica 28 agosto 2011

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)




 





MONIZIONE AMBIENTALE

Il filo conduttore della liturgia della Parola di oggi è il dono di se stessi, la donazione gratuita; ogni battezzato, ogni discepolo di Gesù è chiamato a fidarsi del Signore, a confidare in Lui, a mettere la vita nelle sue mani. Anche quando tutto ci sembra negativo, quando tutto sembra remarci contro, quando ci sembra che Dio è lontano mille miglia da noi, è proprio allora che solo la fede ci riporta alla fonte della vera forza e, dandoci la consapevolezza di essere amati, ci da la certezza di poter superare ogni difficoltà.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Il profeta Geremia ricorda l’ora decisiva della sua vita, quella della sua vocazione; in quel giorno il Signore lo ha sedotto, ma ora si sente profondamente deluso, la missione che gli è stata affidata lo porta ad affrontare continue difficoltà che lo mettono di fronte alla tentazione di abbandonare il suo impegno. Ma presto si rende conto che della Parola di Dio quando entra nel cuore non se ne può più fare a meno.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA


Attorniati da un culto pagano i cristiani di Roma sono invitati da Paolo a considerare che l’unico culto dell’uomo è l’offerta del proprio corpo: mettere la propria vita nelle mani di Dio; per donarsi a Lui bisogna non lasciarsi condizionare, ma proiettarsi in una scoperta continua di quel futuro che la volontà di Dio ha preparato per noi.

MONIZIONE AL VANGELO


La nostra vita terrena è un pellegrinaggio verso la Gerusalemme celeste dove saremo glorificati,per farcelo capire Gesù durante la sua vita pubblica ha voluto percorrere lungo le vie della Palestina, insieme ai suoi discepoli, il cammino verso Gerusalemme dove, attraverso la croce, sarebbe stato glorificato. Quando annuncia questo evolversi della sua vita coloro che lo seguono, in particolare Pietro, si scandalizzano, ma Gesù fa capire loro che Dio per compiere in noi il suo progetto d’amore sconvolge, travolge e ribalta tutto il nostro modo di pensare; solo mettendoci totalmente nelle sue mani, offrendo la nostra vita a Lui, potremo assecondarlo nel suo disegno.

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