XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
MONIZIONE AMBIENTALE
Il tema che sorregge e che guida la liturgia della Parola di oggi è l’universalità del messaggio di Dio. Il processo di affermazione di questa verità è stato lento e progressivo, grazie all’educazione divina Israele comprenderà che l’elezione non è un privilegio ma una missione da compiere nei confronti di tutti i popoli della terra. Il messaggio cristiano è amore e rispetto per ogni uomo, è destinato ad ogni uomo e non solo ad una setta di puri, è apertura a tutti i valori dell’umanità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Dio per bocca del profeta Isaia proclama che condurrà gli stranieri al monte santo e che li colmerà di gioia; questo ci fa capire che nessuno si deve sentire più amato o più salvato o prediletto perché il Signore è Padre di tutti, è Signore di tutti, è Salvatore per tutti.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Anche Paolo, l’apostolo delle genti, non ignora che la radice che sostiene l’albero della Chiesa è ebraica, e definisce il Cristo servitore dei circoncisi. Tuttavia è uno dei primi a voler diffondere il suo messaggio a tutti senza esclusione. Considerando che tutti siamo riuniti da Adamo nel peccato, tutti abbiamo bisogno della misericordia di Dio.
MONIZIONE AL VANGELO
Nel racconto del miracolo compiuto da Gesù in terra pagana, la protagonista è un’indigena Cananea che ha sua figlia tormentata da un demonio; Gesù, incarnando pienamente i canoni della tradizione giudaica, si presenta come colui che è venuto a salvare le pecore di Israele, quasi a voler privilegiare quel popolo. Ma, verificata l’autentica fede della donna, esaudisce la sua preghiera e le salva la figlia.
La chiave per la salvezza non è l’appartenenza ad una razza, ad una religione, ad una cultura o ad un popolo, ma è la misura e l’autenticità della fede di ognuno.
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