venerdì 24 febbraio 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini











PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA
26 FEbbraio 2012
Anno (B)
Colore Liturgico : VIOLA

MONIZIONE AMBIENTALE

La Quaresima è l’itinerario di preparazione e il portale di ingresso al mistero pasquale. Un cammino strutturato sulla tipologia biblica dei quaranta giorni di Mosè al Sinai, dei quaranta anni di Israele nel deserto, dei quaranta giorni di Gesù digiunante prima di iniziare il suo ministero pubblico.

Non è tanto un tempo cronologico quello che si apre oggi davanti a noi, ma un tempo di salvezza.

Questo tempo quaresimale è accompagnato da uno spazio: il DESERTO. Come quello di Giuda col suo terreno arido e pietroso, interrotto solo da qualche ciuffo d’erba, da qualche rarissimo ed esile stelo di fiore, dalle rare oasi. Il deserto per la Bibbia e per tutti noi è una situazione dell’esistenza, è il luogo del rischio e della tentazione, della apparente solitudine e della pace; è il luogo dell’incontro con Dio.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

La prima lettura descrive l’alleanza di Dio con Noè, l’uomo emerso dal diluvio, segno del giudizio divino sulle prepotenze e i crimini dell’umanità. L’arcobaleno è il simbolo dell’arco dell’ira di Dio ormai deposto e mai più imbracciato dal Signore. Le acque del nulla e della morte d’ora in poi saranno bloccate da Dio, nei cieli rifulgerà lo splendore di una nuova giornata e sulla terra si muoverà un’umanità rinnovata.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

La prima lettera di Pietro è ritenuta dagli studiosi un’ampia catechesi battesimale. L’acqua è figura del battesimo, esso non è rimozione di sporcizia del corpo, ma in virtù della risurrezione di Gesù Cristo, è veicolo di salvezza per tutti noi.

MONIZIONE AL VANGELO

Il Gesù nel deserto che Marco ci racconta viene sospinto e sorretto per quaranta giorni dallo Spirito.
Affronta la tentazione, convive con le fiere e viene servito dagli angeli. Nella solitudine dei monti di Giuda si aggiravano i lupi, si udiva il grido lacerante dello sciacallo, strisciavano i serpenti velenosi.
Tutti questi animali assumono un valore simbolico, sono le insidie che incontriamo ogni giorno della vita. Ci sconcerta e ci incoraggia il fatto che Gesù vive in mezzo a loro in piena armonia, come per ricreare l’orizzonte paradisiaco del giardino dell’Eden.




0 comments:

Posta un commento

Condividi

Ascolta Delizioso Facebook Digg Stumbleupon Favorites More