domenica 15 luglio 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

QUINDICESIMA DOMENICA del Tempo Ordinario
Domenica 15 Luglio 2012
Colore Liturgico:Verde












Monizione Ambientale

La liturgia di oggi è un’analisi precisa e coraggiosa della Parola e di colui che l’annuncia. Fedeltà,totalità e libertà ne sono le caratteristiche essenziali. La fede non si limita al colloquio tra Dio e l’uomo, ma esige che esso si estenda anche agli altri uomini, non è un dono da tenere per se, ma deve essere comunicato a tutti quelli che il Signore ci fa incontrare. Dopo aver conosciuto Dio e avene fatto esperienza, ognuno di noi è chiamato ad essere testimone vero e credibile, per questo deve rimanere fedele a ciò che annuncia, nella totalità, in piena libertà, senza compromessi e a qualsiasi costo. Sapendo che il gioco vale la candela, infatti lo scopo ultimo è la salvezza dell’umanità.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Di fronte a una religione di stato che lo vuole liquidare tacciandolo di profetismo professionale, Amos dichiara che la sua stessa vocazione e la sua stesa missione sono la garanzia per ciò che annuncia. È Dio che lo ha chiamato, lo ha tirandolo fuori dalla vita e lo ha inviato lontano dalla terra per portare la sua Parola.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

L’inno di benedizione che fa da prologo alla lettera agli efesini, è la sintesi del piano divino di salvezza, esprime la ricchezza del dono comunicato da Dio all’uomo che, benedetto, esplicita nella lode la coscienza che solo il Signore è la fonte della Grazia. Affermando che in Gesù deve essere ricondotto tutto l’essere, Paolo celebra l’elezione, la predestinazione, la rivelazione, l’eredità, la redenzione e il dono dello Spirito. In un solo termine Cristo stesso.

MONIZIONE AL VANGELO

Dalla narrazione marciana della missione traspare un senso di urgenza e di tensione, di impegno radicale e di povertà. I dodici sono come Gesù, predicatori dell’avvento del Regno, condividono la stessa disponibilità incondizionata e generosa con cui il Cristo annunzia l’Evangelo. Tutti noi, per essere cristiani, dobbiamo sentirci coinvolti nella stessa chiamata.

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