TREDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
1 Luglio 2012
Colore Liturgico:Verde
MONIZIONE AMBIENTALE
Oggi incontriamo Dio fonte
della vita. La vita intesa nel senso più ampio del termine. Lui è amante della
vita, è Dio dei vivi e non dei morti, tesse con amore ogni creatura nel grembo
della madre, è lui stesso risurrezione e vita. Ha reso tutti noi ricchi della
sua vita eterna e divina; per questo l’incubo della morte, pur reale perché
segno del nostro limite di creature, è con Lui meno tragico, anzi si apre alla
speranza dell’eternità.
Nel progetto di Dio non è compresa
la morte che è frutto dell’opera del demonio. Il Signore ha voluto ogni sua
creatura a immagine della propria natura, quindi con l’impronta
dell’immortalità e della divinità. Scegliere tra Dio e demonio vuol dire
scegliere tra vita e morte.
La colletta per la chiesa di
Gerusalemme che si trova nel bisogno fornisce alla comunità dei cristiani di
Corinto l’occasione per sperimentare sull’esempio di Cristo l’esperienza del
dono gratuito per creare uguaglianza, carità e comunione.
I miracoli esistono solo in
presenza di fede. La figlia morente di Giairo e la donna affetta da emorragia ricevono
il dono della vita nuova, nuova perché rinnovata, sanata, salvata. È sulla
certezza della risurrezione di Cristo che si apprende il senso del dolore e
della morte umana. Lui attraversando queste realtà le ha conquistate alla
gloria divina aprendole alla speranza e alla vita vera.
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