sabato 3 marzo 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini










SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA
4 Marzo 2012


MONIZIONE AMBIENTALE

La Pasqua nasce dal terreno della passione, della fatica,della prova e della morte. Il grano per dar frutto nella spiga deve essere deposto sotto terra e morire. La dinamica della fede comprende il silenzio e la prova per raggiungere la luce. Bisogna che il Cristo prenda la nostra umanità per donarci la sua gloria. Oggi il Signore ci fa intravedere il traguardo del nostro cammino, il pellegrinaggio della nostra vita anche se lungo, pesante e in salita, ha come meta la comunione con Lui.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Nel monte Moria si celebra una drammatica e gloriosa rivelazione di Dio nei confronti di Abramo. Al patriarca viene chiesto di sacrificare il suo unico figlio perché rinunzi alla sua paternità e si affidi solo a Dio nel credere alla sua Parola. Dopo un terribile e silenzioso viaggio di tre giorni Abramo riceve Isacco, risparmiato dal Signore, non più come figlio della sua carne, ma come figlio della promessa divina.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Paolo dopo aver sottolineato l’oblazione del figlio da parte del Padre, fornisce la vera chiave di interpretazione della morte del Cristo, la sua risurrezione. Lui è morto ANZI è risuscitato, sta alla destra di Dio e da lì intercede per noi.

MONIZIONE AL VANGELO

Il monte del vangelo è il Tabor, dove si celebra la Trasfigurazione di Gesù. Insieme a Pietro, Giacomo e Giovanni Lui porta con se tutti noi, nel trasfigurarsi rivela la sua e la nostra gloria. La quaresima è idealmente il cammino di chi percorre con Gesù la pianura della vita con le oscurità e le sofferenze, con la passione e con la morte, senza scorciatoie. La prossima Pasqua è come una trasfigurazione di quella che celebreremo nella liturgia celeste che non conoscerà più il ritorno nella pianura.

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