sabato 19 febbraio 2011

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

SETTIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO







MONIZIONE AMBIENTALE

Quando Gesù dice: “non sono venuto per abolire ma per portare a pienezza” vuole farci capire che tutto ciò che Dio ha rivelato nell’antico testamento Lui ce lo ha reso umano, ce lo ha incarnato e lo vuol fare entrare dentro i nostri cuori con la forza dell’amore.
È proprio la legge dell’amore che illumina e da senso a tutte le altre leggi.
Le parole che ascolteremo oggi sono forse le più toccanti del discorso della Montagna, quelle che prevedono un impegno maggiore per essere seguite, quelle che solo con l’amore possono essere interpretate e vissute.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Dio si definisce Santo e ci dice che, non solo possiamo, ma dobbiamo diventare Santi come Lui. Così ci ha pensati, ci ha voluti e ci ha creati.
Per poterlo diventare ci ha indicato anche la strada da percorrere: amare i nostri fratelli come amiamo noi stessi.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA


Con l’incarnazione Dio ha voluto abitare nel nostro corpo, siamo così diventati tempio vivente dello Spirito Santo. Ma dobbiamo sempre tener presente che nessun merito è nostro, noi apparteniamo a Cristo e Cristo appartiene a Dio.

MONIZIONE AL VANGELO


Il superamento che porta Gesù alla vecchia legge è questo: non basta amare il prossimo come se stessi, bisogna amare anche, e soprattutto i nemici e pregare per loro. Solo questo fa la differenza tra chi ha conosciuto Cristo e chi non lo ha conosciuto.

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