giovedì 31 luglio 2014

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Is 55,1-3 Sal 144 Rm 8,35.37-39 Mt 14,13-21: Tutti mangiarono e furono saziati.

Domenica 3 Agosto 2014
Colore Liturgico :Verde

 








MONIZIONE AMBIENTALE

La simbologia del cibo è una delle componenti fondamentali di tutte le culture. Attraverso il banchetto si comunica la gioia nuziale, quella di una nascita, si comunica il lutto, si rinforza l’amicizia, si stabiliscono contatti di lavoro, si celebrano rituali ufficiali.
Questo è il tema della liturgia della Parola di oggi che viene a ricordarci che solo Dio ha potuto da sempre provvedere al nutrimento di ogni creatura, e Gesù Cristo in modo particolare si è fatto egli stesso cibo per tutti noi.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

“ASCOLTATEMI e mangerete cose buone e cibi succulenti”, questo proclama il profeta a nome di Dio, ed insiste sulla gratuità del cibo e della bevanda offerti. Le acque diventano così l’emblema della vita, dello Spirito e della libertà donati dal Signore agli esuli che stanno per ritornare alla loro terra e ritrovare nel Tempio ricostruito di Gerusalemme la sorgente d’acqua viva. Il vino e il latte sono segni della fertilità, il pane è il sostegno primario e i cibi succulenti evocano il banchetto messianico.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Paolo proclama l’assoluta totalità dell’unione tra il fedele e l’amore di Cristo. Anche le energie demoniache ostili all’uomo si devono arrestare di fronte a questa intimità d’amore tra l’uomo redento e il suo Dio. Solo l’uomo può spezzare con la sua libertà questo legame. Dio lo attenderà sempre perché ritorni a rifiorire l’amore.

MONIZIONE AL VANGELO

La simbologia del cibo ha il suo apice nella narrazione della moltiplicazione dei pani. Agli occhi di Matteo quella mensa nel deserto diventa l’anticipazione della cena eucaristica. Attorno a quei pani si distende una folla affamata per la quale Gesù prova COMPASSIONE, quel pane diventa segno di valori più alti, oltre al nutrimento per il corpo diventa cibo per lo spirito, il pensiero va quindi al Pane della Parola, elemento indispensabile per la crescita di tutti noi. I discepoli che, invitati da Gesù, portano i cinque pani e i due pesci dei quali Gesù stesso si serve per moltiplicarli, rappresentano tutti noi, che mettendo a disposizione del Signore la nostra pochezza, permettiamo a Lui di trasformarla in cose veramente grandi.

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