sabato 11 settembre 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXIV DOMENICADEL TEMPO ORDINARIO
12 Settembre 2010

MONIZIONE AMBIENTALE


La liturgia di oggi ci introduce in quel concetto che definisce Dio nella maniera più totale: la Misericordia. Il nostro è un Dio che perdona, contro ogni logica, sempre, totalmente, senza riserve, perché Lui è il Perdono.
La sua grandezza deriva dal fatto che da quel perdono scaturisce per Lui una gioia immensa, e pur di provare quella gioia, il Signore fa di tutto perché ogni sua creatura si lasci perdonare da lui.
Solo dopo aver fatto esperienza nella nostra vita della sua misericordia saremo pronti a perdonare i nostri fratelli, e proveremo la stessa gioia che prova lui.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Il popolo liberato dalla schiavitù si dimentica continuamente di Dio, si allontana da lui e si costruisce degli idoli per poi adorarli.
Ma il Signore non dimentica la promessa di salvezza, ascolta la preghiera di intercessione di Mosè e non lascia mancare il suo perdono.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

È Dio che ha chiamato Paolo a servire il vangelo. Questo ministero è un dono che secondo l’apostolo non è destinato solo a lui ma a tutti gli uomini. Da qui il rendimento di grazie, la lode gioiosa, la speranza per tutti i peccatori.

MONIZIONE AL VANGELO

Il capitolo XV del vangelo di Luca è detto “ il libretto della misericordia”, perché contiene tre parabole che descrivono questo aspetto di Dio. Oggi le ascoltiamo e capiremo che lui è sempre pronto a venirci incontro con la cura di un pastore che cerca, trova e porta all’ovile la sua pecora smarrita; si dà da fare per ritrovarci, con la preoccupazione la preoccupazione e l’ansia di una donna che ha perduto la moneta; e aspetta il nostro ritorno con la tenerezza invincibile di un padre per riammetterci ai suoi beni.
Impariamo anche noi ad essere e a fare come lui.

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