PRIMA DOMENICA DI AVVENTO ANNO A
MONIZIONE AMBIENTALE
Con l’avvento la chiesa inizia il nuovo anno liturgico e ci prepara ad incontrare quel Signore che è venuto a Betlemme nell’umiltà della carne e che continua a venire nella nostra vita di ogni giorno, continua a bussare alla nostra porta, continua ad invitarci alla sua mensa.
Ma il Signore è anche il giudice che ritornerà, quando il tempo per noi sarà concluso con la morte, quando la storia sarà terminata, quando anche il cammino della chiesa avrà compiuto il suo percorso.
Riti di accoglienza
Accensione del cero: preghiera, incenso, canto. (si omette l’atto penitenziale)
PREGHIERA
Signore Gesù, vieni a visitare la Tua Chiesa, vieni a visitare questa assemblea, vieni a visitare l’ umanità intera, vieni a visitare le nostre famiglie: accendi nel cuore di ognuno di noi una santa inquietudine che ci spinga a cercarTi, una grande nostalgia che ci spinga a desiderarTi, una preghiera più viva che ci permetta di incontrarTi.
Questo primo cero dell’ Avvento che ora accendiamo esprime il nostro desiderio di Te, Signore, e il nostro impegno per una giustizia sociale animata dalla carità.
Ci sostenga nel santo proposito la Vergine Tua Madre che soprattutto in questo tempo risplende davanti a noi come la Vergine operosa nella carità.
Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
Colletta
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta Isaia che ci accompagnerà per tutto l’avvento, ci presenta i popoli che camminano verso il monte del Signore per ascoltare la sua Parola.
L’ascolto, l’accoglienza e la fedeltà a questa Parola producono ancora oggi la pace universale.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
venerdì 26 novembre 2010
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
San Paolo scrivendo ai cristiani di Roma, esorta tutti noi a svegliarci dal sonno. Si riferisce al sonno della pigrizia e più ancora al sonno del peccato, paragonato alla notte e alle sue tenebre. Rivestirsi di Gesù Cristo significa ritrovare nella propria vita la Grazia di Dio.
MONIZIONE AL VANGELO
La nostra vita è nelle mani del Signore, solo Lui ha un progetto di salvezza per tutti
Noi. Non facciamo quindi troppi calcoli sul nostro domani, sarebbe imprudente.
Solo preparandoci all’incontro di ogni giorno con Lui saremo pronti per l’incontro
definitivo, quello che dura tutta l’eternità.
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