domenica 29 agosto 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
29 Agosto 2010


MONIZIONE AMBIENTALE

L’umiltà è la regola per la partecipazione alla mensa del Regno. Come il Maestro, anche il discepolo sceglie l’ultimo posto perché anche lui è venuto non per essere servito ma per servire. La vera grandezza dell’uomo non si misura con i gradi segnati sulle spalline né con i titoli nobiliari o accademici, né con la condizione sociale, ma con la ricchezza interiore ed umana, cioè con la capacità di amare e con la mente saggia, come dice la Sacra Scrittura.
L’umiltà non è masochismo ma è la giusta conoscenza di sé per occupare il proprio posto nel mosaico della storia offrendo il proprio contributo alla realizzazione del progetto di Dio per l’umanità.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

I consigli del libro del Siracide sono sempre attuali e necessari. Riguardano la modestia, l’umiltà, la meditazione della Parola di Dio, l’elemosina; un corredo di virtù che rende graditi a Dio e che regola ogni relazione umana.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Grazie a Cristo noi abbiamo ormai accesso a Dio e al luogo degli angeli e dei santi. Non entriamo più nel mondo dei simboli, come nell’Antico Testamento, ma nel mondo della realtà, della santità di Dio, della grazia.
Certo usiamo ancora dei Segni Sacramentali, ma questi ci rendono già partecipi della vita divina.

MONIZIONE AL VANGELO

Gesù in questa breve parabola offre una regola per l’ingresso nel suo Regno, la semplicità, l’umiltà, il rispetto della giustizia, sono le condizioni ideali; l’arrivismo, l’orgoglio, l’autosufficienza sono condizioni che lo ostacolano. Gesù insegna poi la gratuità nel fare il bene, l’esclusione dei calcoli sui vantaggi che ne possono derivare; diversamente sarebbe un dare con lo scopo di ricevere, uno scambio, non un gesto d’amore.

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