XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
22 Agosto 2010
MONIZIONE AMBIENTALE
Salvarci, conquistare la vita Eterna, sedere alla mensa del Signore, deve essere lo scopo della vita, perlomeno lo scopo della vita di ogni cristiano.
È questo il grande progetto di Dio per tutta l’umanità.
Non esiste nessun lasciapassare speciale che possa favorire qualcuno al posto di altri.
L’unica ricetta è quella che ci ha insegnato e consegnato Gesù Cristo: l’Amore, quello gratuito, quello incondizionato, quello donato, quello della Croce. È proprio della Croce perché deve andare con la stessa intensità in due direzioni, verso Dio e verso i fratelli.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
La salvezza è per tutti i popoli. Gli ebrei non sono che i primi ad essere stati chiamati; ma poi tutti, senza esclusione di nessuno, hanno ricevuto lo stesso invito a seguire l’unico Signore.
Infatti la salvezza non è merito, ma Grazia che viene solo da Dio.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
L’Autore della lettera agli Ebrei spiega il senso della sofferenza umana.
Allora come ora, grazie alla passione e morte di Cristo, la sofferenza si deve considerare come un grande segno d’amore. Non dobbiamo lasciarci abbattere dalla tristezza senza speranza e dall’angoscia, dobbiamo cogliere il frutto di pace e di giustizia che ogni pena ci da.
MONIZIONE AL VANGELO
Sedere alla mensa del Signore per l’eternità è il desiderio di tutti; per ottenere questo oggi nel Vangelo Cristo ci dice che non basta aver conosciuto Lui, averlo ascoltato, aver fatto con lui Comunione, bisogna passare per la porta stretta, che vuol dire che l’amore, oltre che verticale, cioè per Dio, deve essere orizzontale, cioè per i fratelli. Senza questo, a quella mensa, tanti ci precederanno
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